Cybersecurity e Direttiva NIS 2: verso la resilienza informatica aziendale

redatto da Aryon Solutions | Cyber Security | 12 Maggio 2025

Nel panorama digitale odierno, la cybersecurity non è più solo una questione IT ma è diventata una priorità strategica per ogni organizzazione. L’entrata in vigore della Direttiva NIS 2 ha innalzato l’asticella della sicurezza informatica in Europa, introducendo nuovi obblighi e standard più elevati per imprese pubbliche e private. In questo articolo, esploreremo cos’è la NIS 2, quali trend sta definendo per il futuro, come cambia l’approccio alla protezione aziendale e come le soluzioni offerte da Aryon Solutions possono supportare le aziende nel percorso di adeguamento.

Cos’è la direttiva NIS 2

La Direttiva (UE) 2022/2557, meglio nota come NIS 2 (Network and Information Security 2), entrata in vigore a gennaio 2023 (recepimento entro ottobre 2024), rappresenta l’evoluzione della precedente direttiva NIS del 2016. L’obiettivo è rafforzare la resilienza e la sicurezza informatica delle organizzazioni che operano in settori strategici, imponendo requisiti minimi di sicurezza, obblighi di segnalazione degli incidenti e valutazione del rischio.

La NIS 2 amplia notevolmente il raggio d’azione rispetto alla NIS 1, includendo più settori strategici, suddivisi in “essenziali” (tra cui energia, trasporti, sanità, banche, infrastrutture digitali, pubblica amministrazione e persino il settore spaziale) e “importanti” (come servizi postali, chimica, alimentare, manifatturiero, gestione rifiuti e ricerca), e coinvolgendo non solo le grandi aziende ma anche le medie e piccole imprese considerate critiche. Vengono introdotti requisiti di sicurezza più stringenti, come l’obbligo di analisi dei rischi, gestione degli incidenti, continuità operativa, sicurezza della supply chain, crittografia e formazione del personale. Cambiano anche le regole di notifica (pre-allarme entro 24h, dettaglio entro 72h, report finale entro un mese) e aumenta la responsabilità del management, chiamato a supervisionare e approvare le misure adottate. Le sanzioni per mancata conformità possono arrivare al 2% del fatturato globale o 10 milioni di euro.

Trend 2025: la cybersecurity dopo l’entrata in vigore della NIS 2

L’applicazione della NIS 2 a partire da fine 2024 sta catalizzando cambiamenti significativi nel modo in cui le aziende approcciano la cybersecurity. Ecco alcuni trend chiave che si consolideranno nel 2025 e oltre:

  • Focus sulla Supply Chain: La sicurezza si estende a fornitori e partner, non riguarda più solo l’azienda.
  • Coinvolgimento del Top Management: La cybersecurity diventa una priorità strategica anche a livello di consiglio di amministrazione.
  • Aumento degli Investimenti: Le aziende dovranno destinare più risorse a tecnologie, processi e competenze di sicurezza.
  • Crescente Domanda di Esperti e MSSP: Per gestire la complessità della NIS 2, molte imprese si affideranno a partner esterni come Aryon Solutions.
  • Dalla Prevenzione alla Resilienza: L’obiettivo non è solo evitare gli attacchi, ma anche saper reagire e riprendersi rapidamente.
  • Spinta verso Standard e Certificazioni: Cresce la necessità di dimostrare la conformità tramite schemi certificati europei.

Cyber resilience: il nuovo orizzonte della protezione aziendale secondo NIS 2

La direttiva NIS 2 segna un passaggio culturale cruciale nella gestione della sicurezza informatica: dalla convinzione di poter prevenire ogni attacco, alla consapevolezza che alcuni incidenti sono inevitabili. La parola chiave della normativa è resilienza: la capacità di un’organizzazione di prevenire, assorbire, rispondere e riprendersi efficacemente da eventi cyber avversi.

Inoltre, La NIS 2 richiede che le aziende dispongano di un monitoraggio continuo della sicurezza. Serve visibilità in tempo reale su reti e sistemi per individuare subito attività sospette. A tal fine molte imprese stanno potenziando i propri centri operativi di sicurezza (SOC) – o affidandosi a SOC esterni – e adottano piattaforme di threat detection basate su AI per riconoscere tempestivamente segnali di compromissione.    In pratica, non è sufficiente prevenire: è indispensabile essere in grado di reagire prontamente e ripristinare i servizi in tempi brevi. La NIS 2 richiede esplicitamente alle imprese di dotarsi di piani di emergenza, backup affidabili, procedure di ripristino collaudate e un team di incident response capace di intervenire in modo efficace.

Questo concetto è strettamente legato alla business continuity e al disaster recovery. Non basta più proteggere il perimetro digitale: occorre assicurarsi che il business possa continuare a funzionare o ripartire nel minor tempo possibile, anche in caso di attacchi ransomware, guasti sistemici o compromissioni critiche.

Checklist NIS 2: 10 passi per adeguarsi alla normativa

Ecco una checklist in 10 passi che aiuta ad allinearsi ai requisiti della direttiva NIS 2:

  1. Verifica del perimetro: Identificare se l’azienda è soggetta agli obblighi NIS 2.
  2. Analisi dei rischi: Valutare le minacce informatiche e individuare le lacune da colmare.
  3. Coinvolgimento del management: Assicurare la partecipazione attiva dei dirigenti nella governance della sicurezza.
  4. Politiche e procedure: Aggiornare le policy e i piani operativi in linea con la normativa.
  5. Misure di protezione: Implementare le misure tecniche necessarie a mitigare i rischi (firewall, controlli di accesso, crittografia, backup, ecc.).
  6. Monitoraggio continuo: Monitoraggio continuo: Attivare sistemi di sorveglianza proattiva per rilevare minacce in tempo reale.
  7. Protezione della supply chain: Rafforzare la sicurezza informatica di fornitori e partner critici, richiedere misure adeguate e gestire le vulnerabilità lungo tutta la filiera (es. programmi di divulgazione delle vulnerabilità).
  8. Formazione e consapevolezza: Erogare periodicamente formazione e campagne di sensibilizzazione per tutti i dipendenti, così da diffondere una cultura della cybersecurity (es. simulazioni di phishing, buone pratiche di sicurezza).
  9. Notifica degli incidenti: Definire un processo per notificare tempestivamente gli incidenti alle autorità (ad es. avviso entro 24 ore), predisponendo canali di comunicazione con l’ACN o gli enti di riferimento.
  10. Miglioramento continuo: Effettuare audit periodici e test (simulazioni di attacco, esercitazioni di incident response) per verificare l’efficacia delle misure e aggiornare le difese in base all’evoluzione delle minacce e delle norme.

Come Aryon Solutions supporta l’adeguamento alla NIS 2

Per affrontare le sfide introdotte dalla NIS 2, Aryon Solutions mette a disposizione competenze specialistiche e tecnologie di nuova generazione in ambito cybersecurity. Tra queste spiccano le soluzioni Darktrace, basate su Intelligenza Artificiale, che garantiscono un monitoraggio continuo 24/7 su reti, dispositivi ed endpoint, rilevando tempestivamente attività anomale e rispondendo in autonomia per contenere le minacce. Questo approccio proattivo e autonomo consente una gestione efficace degli incidenti informatici, contribuendo a soddisfare i requisiti di reazione rapida e resilienza previsti dalla normativa NIS 2.

Accanto a Darktrace, Aryon integra le soluzioni di Reevo, Cloud & Cyber Security Provider italiano certificato ISO 27001 e qualificato ACN, che offre servizi completamente gestiti (MSSP). Reevo assicura:

  • Protezione dell’infrastruttura IT tramite firewall, anti-malware, Web Application Firewall, DNS Security e altri strumenti avanzati.
  • Backup e Disaster Recovery certificati e resilienti, per garantire la continuità operativa in caso di attacchi o guasti.
  • SOC-as-a-Service, con monitoraggio H24 da parte di esperti di sicurezza informatica.
  • Piattaforme cloud sicure e certificate, ideali per ambienti critici, ospitate in data center italiani conformi ai più alti standard di affidabilità e protezione dei dati.

Grazie a questa combinazione di tecnologie e servizi, Aryon Solutions è in grado di offrire un supporto completo per il percorso di conformità alla NIS 2: dalla valutazione dei rischi, alla progettazione dei processi di sicurezza, fino alla formazione del personale e alla messa in opera di soluzioni tecnologiche concrete. Il risultato è un ecosistema cyber resiliente, pronto a rispondere in modo efficace alle nuove minacce e agli obblighi normativi.

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