Anche il GPS a rischio attacchi informatici: come contrastarli?

Esistono due diverse tipologia di difesa: scoprile nel nostro articolo

redatto da Aryon Solutions | Cyber Security | 23 Settembre 2020

Il GPS (sigla che sta per Global Positioning System) è una tecnologia utilizzata per il posizionamento globale, basata sulla logica matematica dalla “trilaterazione”, che permette di individuare la localizzazione di una determinata persona o oggetto, indicando il punto preciso in cui si trova.

Nato in ambito militare, oggi tale sistema ha conosciuto una grandissima diffusione tant’è che è stato integrato in una miriade di dispositivi comuni, da quelli industriali a quelli ‘personali’. In altre parole, il GPS è diventato parte integrante delle nostre viste e lo troviamo davvero ovunque: dagli smartphone, agli zainetti intelligenti utilizzati dai genitori per monitorare il tragitto casa-scuola dei figli, dai dispositivi di guida autonoma a tutte le innovazioni dell’Internet delle cose (IoT).

Tuttavia la grande notorietà che il GPS ha conosciuto negli ultimi anni ha fatto sì che questo entrasse nel mirino di molti criminali informatici, destando il loro interesse. Tutte le statistiche, infatti, confermano un aumento degli attacchi ai sistemi GPS, i quali sono divenuti sempre più frequenti.

Ma cosa succede quando uno dei tanti dispositivi GPS che utilizziamo tutti i giorni viene hackerato? Le conseguenze di tali attacchi sono potenzialmente devastanti ed è stato dimostrato più volte. Basti pensare a quando nel 2015 i droni di sorveglianza utilizzati dal dipartimento di sicurezza americano (DHS) per monitorare le frontiere e bloccare le immigrazioni clandestine e altri traffici illeciti subirono degli attacchi da parte dei trafficanti che, cosi facendo, riuscirono a sfuggire agli occhi vigili della sorveglianza.

Nello specifico come agiscono gli hacker? Esistono tre tipologie di attacchi che potrebbero colpire il sistema GPS, rendendolo vulnerabile:

Attacchi Jamming che impediscono al ricevitore GPS, attraverso frequenze deleterie, di ricevere segnali satellitari puliti;

Attacchi Spoofing e Attacchi Replay che disorientano il dispositivo, facendogli credere di trovarsi in un punto in cui in realtà non è. Tra i due, i primi sono sicuramente i più pericolosi e difficili da contrastare.

Nonostante le soluzioni pensate finora per porre fine a questo problema siano ancora in fase di sperimentazione e di conseguenza non applicabili su vasta scala, è possibile classificarle due diverse tipologia di difesa:

– Da una parte abbiamo un approccio basato sull’uso di configurazioni di ricezione multi-antenna (2×2) e sulla tecnologia beamforming che può essere utile per semplificare l’identificazione di un segnale falso da uno vero;

– Dall’altra si possono utilizzare i cosiddetti firewall GPS, grazie ai quali il dispositivo rileva costantemente il segnale GPS mettendo in atto una serie di controlli volti ad eliminare i falsi segnali.